L’ agopuntura ha una storia antichissima con più di duemila anni di storia e cura il “malato” attraverso un approccio olistico. Il termine olismo sta per “totalità” e la ricerca della salute in medicina olistica non è quello di curare un singolo organo o tessuto, ma è quello di riportare equilibrio e benessere all’individuo nella sua totalità e di ristabilire l’equilibrio con l’ambiente circostante; il fine, inoltre, non è esclusivamente terapeutico ma è anche un ruolo importante la prevenzione per la conservazione e miglioramento dello stato di salute. E’ un trattamento terapeutico strettamente legato alla Medicina Tradizionale Cinese (MTC) basato sull’ infissione di aghi su punti specifici del corpo chiamanti “agopunti” localizzati su canali energetici, detti meridiani, che collegano gli organi interni e le funzioni vitali. Altre tecniche che possono essere associate al trattamento con agopuntura possono essere la coppettazione (applicazione di “coppette” sulla pelle per migliorare la circolazione energetica e sanguigna nei tessuti) e la moxibustione (coni o bastoncini di artemisia che vengono illuminati e utilizzati per riscaldare i punti del corpo e alleviare una varietà di condizioni).
Non è una medicina alternativa ma una medicina integrata, riconosciuta dai massimi enti mondiali (OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità, FDA – Food and Drug Administration) quale metodica efficace. L’ OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) fin dal 1979, ha suggerito un elenco di malattie suscettibili di trattamento mediante agopuntura e, attualmente, questa pratica è una Ebm (Evidence Based Medicine “medicina basata sulle evidenze”). Inoltre, nella classificazione delle malattie e dei problemi di salute (ICD11) il capitolo ventiseiesimo è dedicato alla diagnosi secondo i principi della Medicina tradizionale cinese.
Dopo anni di lavoro della Federazione Italiana delle Società di Agopuntura – FISA accreditata presso il Ministero della Salute, l’Agopuntura per il trattamento del dolore, è stata inserita nel “Sistema Nazionale Linee Guida (SNLG) approvate dal CNEC – Centro Nazionale per l ‘Eccellenza Clinica Qualità e Sicurezza delle Cure dell’Istituto Superiore di Sanità”; è ufficialmente impiegata per la terapia del dolore, come riportato nello studio sull'agopuntura per la terapia del dolore e studio sull'amenorrea primaria. Inoltre, l’ Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato nel portale SNLG – Sistema Nazionale Linee Guida, il lavoro “Gli interventi non farmacologici a supporto della fatigue cancro correlata (CRF)” suggerendo l’agopuntura come trattamento non farmacologico di medicina complementare e integrativa per la riduzione della CRF, come riportato in questo studio sugli interventi non farmacologici a supporto della fatigue cancro correlata (CRF)
L’ agopuntura ha una storia antichissima con più di duemila anni di storia e cura il “malato” attraverso un approccio olistico. Il termine olismo sta per “totalità” e la ricerca della salute in medicina olistica non è quello di curare un singolo organo o tessuto, ma è quello di riportare equilibrio e benessere all’individuo nella sua totalità e di ristabilire l’equilibrio con l’ambiente circostante; il fine, inoltre, non è esclusivamente terapeutico ma è anche un ruolo importante la prevenzione per la conservazione e miglioramento dello stato di salute.
E’ scientificamente confermato come l’agopuntura può regolare la fisiologia del ciclo mestruale e può essere utile nel trattamento, ad esempio, di dismenorrea, amenorrea, polimenorrea, correggendo i disequilibri e i blocchi energetici che si sono andati a creare; inoltre, si è visto che questa tecnica antica è efficace anche nella riduzione dei disturbi neurovegetativi nelle donne in menopausa, diminuendo il numero degli episodi di caldane, dell’irritabilità, delle crisi di sudorazione, dei disturbi del sonno, della depressione e delle poliartralgie.
La moxibustione è uno dei trattamenti più antichi della medicina tradizionale cinese, presente anche in altre tradizioni asiatiche come quella giapponese e coreana, che consiste nell'applicare calore a specifici punti del corpo utilizzando una sostanza chiamata "moxa", che è un tipo di erba, generalmente Artemisia vulgaris. La moxa viene bruciata vicino alla pelle o direttamente sopra